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IL LIBRO. “Luigi Ghirri dentro lo scatto di un analista” di Ivan Paterlini. “Attimi di sublime e abissale dal quotidiano di uno psicoterapeuta”

Ivan Paterlini, "Luigi Ghirri dentro lo scatto di un analista" (Mimesis Edizioni - 2025)

"Nell'analisi la scelta di campo è un fattore determinante: lo sguardo del terapeuta mette a fuoco gli elementi maggiormente rilevanti per focalizzare l'indagine e l'orientamento della cura. Nella wunderkammer della scrittura di Ivan Paterlini la facoltà visiva si fa rivelazione. L'incanto, la meraviglia, sono la poetica e la cifra della sua abilità clinica. Paterlini sa guardare negli abissi con spirito di ricerca e capacità di stupore, lo restituisce nella sua prospettiva che trascende i compartimenti stagni e trasversalmente tocca i più disparati campi del sapere, con curiosità e intelletto, attraverso una sensibilità analitica elevata che fa da diapason finissimo. La sua è la poetica di un clinico che porta nella stanza di analisi creatività e disciplina, da qui il rinnovamento e l'inesauribilità del possibile, l'ispirazione, l'improvvisazione e l'orecchio attento alla musicalità, lo scatto e l'occhio acuto nel cogliere l'invisibile, ciò che è sottratto allo sguardo collettivo, l'impercettibile e l'essenziale. Nel libro appena uscito, Luigi Ghirri dentro lo scatto di un analista (per le edizioni Mimesis, con Prefazione di Monica Mazzolini e Nota sulle immagini di Daniela Nasoni), Paterlini firma e ferma scatti (tra l'altro è suo il terso cielo di copertina), attimi, lacerti di sublime e abissale dalle sue sedute e i suoi incontri nel lavoro quotidiano di psicoterapeuta. In un duetto con le fotografie di Ghirri, il dialogo si fa costantemente dialettico, immaginativo e stimolante. Si confondono e co-fondano gli aneddoti, le immagini, integrandosi a vicenda, nella dimensione del simbolico e dell'onirico, della creatività che ha sempre qualcosa in divenire. La scrittura è un cielo aperto di sensazioni, una risacca della memoria personale e collettiva che porta alla riva da cui tende lo sguardo il lettore conchiglie preziose, nuove visioni, interpretazioni inedite, tagli e inquadrature di artista che riflette e rielabora ricordi, sedute, letture, esperienze, facendone materia vivente: «La pupilla ha inghiottito fino all'ultima goccia. / E me ne sto lì. / E scorre la tua anima nella mia.». In questi ultimi tre versi di una poesia di Marina Cvetaeva (nella traduzione di Haisa Pessina Longo) sta tutta la materia vivente dello sguardo di un analista che vive il mondo e abita il presente con la grazia dell'arte e l'incanto segreto della poesia."

Articolo di Luigi Carotenuto - pubblicato su L'estroverso 14.05.2025

Elementi di dialogo tra fotografia e psicologia

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