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Dialoghi - Chat 3: narcisismo e trascendenza


     Secondo me il narcisismo è uno sguardo mancato, non solo da parte della madre, cosa abbastanza riconosciuta ed evidente, ma uno sguardo mancato su di sé; è una mancata riflessione sulla propria trascendenza. Quando una persona si guarda e non vede la trascendenza, cade, in un certo senso, nello specchio, nel suo riflesso simmetrico. Narciso potrebbe vedere al di là della propria immagine, perché si vede riflesso nell'acqua, portatrice di una profondità che lo trascende e quindi potrebbe vedere oltre quell'apparenza di sé. Potenzialmente potrebbe salvarsi perché la propria immagine riflessa nell'acqua non è semplicemente lo specchio, ma è qualcosa di molto più fluido e trascendentale che la riflette.


      Potremmo chiederci in che relazione sta il Puer con questa tematica del narcisismo. È sottile il confine tra il bisogno di uno sguardo che riconfermi in continuazione l'Io e qualcosa invece che può farti accedere a un altro sguardo. Specchiandosi nella profondità della natura, Narciso sembra fare l'esperienza della propria profondità archetipica, portatrice di un'immagine che va oltre l'Io. Probabilmente la tematica clinica legata al narcisismo è rintracciabile soprattutto nello scarto valoriale tra ciò che si vede allo specchio (la profondità) e ciò che invece si percepisce di se stessi (l'inconsistenza, l'insicurezza, la fragilità, l'invidia...).


© Ivan Paterlini

Da Dialoghi, (2021) MAGI edizioni, pag.161-162 

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